Lo stato di emergenza umanitaria legato alla diffusione del Covid-19 su scala globale resta la priorità assoluta con cui molti Paesi, Italia in primis, si stanno misurando. Ai problemi di carattere sociosanitario si stanno aggiungendo tutte le complessità che mettono a dura prova i sistemi produttivi.
Dopo un lungo confronto con Cgil, Cisl e Uil, ieri sera è stato firmato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Decreto Ministeriale Mise-Mef che interviene a correzione dell’elenco di attività consentite dal Dpcm del 22 marzo, oggetto di accese polemiche da parte dei sindacati che volevano una riduzione del numero di produzioni considerate indispensabili e quindi escluse dalla chiusura generalizzata.
Il Decreto Cura Italia ha inoltre previsto la moratoria sugli strumenti di finanziamento del MIUR (art.100) e sulla legge Sabatini, gestita dal Mise (Art.56). Grazie alle sollecitazioni di Confindustria, il Mise sta lavorando affiché la moratoria si estenda anche agli altri strumenti di finanziamento in tutte le sue fasi.
In allegato, una panoramica elaborata dal Centro Studi Internazionale di Confindustria sull’evoluzione dell’epidemia da Coronavirus nei principali Paesi partner commerciali dell’Italia, e la consueta Nota di aggiornamento sulle misure economiche.